INTERVENTO DEL VICE-PRESIDENTE NAZIONALE, DOTT. FAUSTO RONCAGLIA, A PROPOSITO DI UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SULL'OBIEZIONE DI COSCIENZA DEI FARMACISTI
Cari
amici,
a fine settembre alla
camera dei deputati un sottosegretario ha risposto a una interrogazione
parlamentare sulla possibilità di obiezione dei farmacisti alla vendita della
“pillola del giorno dopo” dichiarando che non è possibile. Lo ha fatto con le
argomentazioni anti-scientifiche e ideologiche di coloro che sostengono
assurdamente ( in modo irrazionale) che l’esistenza dell’essere umano inizi non
con il concepimento ( che è il momento effettivo di inizio della vita umana) ma
con l’annidamento del concepito in utero. Tali argomentazioni vengono sostenute
da alcuni dopo la criminale decisione dell’OMS, che qualche decennio fa decise
arbitrariamente ( contro ogni evidenza scientifica, per comodità) di considerare
gravidanza solo a partire dall’annidamento e aborto solo a partire da quel
momento, per rendere non punibile la eliminazione del concepito ritenuto
scomodo o considerato necessario per esperimenti. Ma cambiando il significato
dei termini non varia la realtà: ogni scienziato degno di questo nome dichiara
che la gravidanza inizia con il concepimento.
Oltre tutto viene
riportato in modo parziale il parere del Comitato Nazionale di Bioetica: il
Comitato , nella stessa dichiarazione cui fa riferimento il sottosegretario, ha
dichiarata legittima la possibilità di obiezione dei farmacisti e il
sottosegretario si è ben guardato dal dirlo. Solo dopo avere dichiarata
legittima la possibilità di obiezione per il farmacista il Comitato ha affermato
che chi cerca il prodotto deve essere in grado di trovarlo ( cosa che comunque
spetta alle ASL eventualmente organizzare, non ai farmacisti
obiettori).
Allego il materiale
inviatomi da Cristiana Bodria e che Cristiana ha ricevuto dall’ordine dei
farmacisti di Reggio.
Un cordiale
saluto.
Fausto
Roncaglia
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